La seconda tappa 2018 degli ormai tradizionali appuntamenti di Italiarts si
svolge dal 22 maggio al 4 giugno in un luogo simbolo della cultura milanese
e italiana, lo spazio espositivo intitolato ad Alda Merini. Al piano superiore
dell’edificio, situato a poche decine di metri dal Naviglio Grande, si trova la ricostruzione
con oggetti e arredi provenienti dalla casa dove la poetessa e scrittrice
ha abitato, in Ripa Ticinese 47. Al piano terra la mostra meneghina di ItaliArts,
evento organizzato con il patrocinio dell’Associazione Artistico Culturale del
Friuli Venezia Giulia (Aura)–Udine e Artestruttura di Giancarlo Caneva. In mostra e nel catalogo una quarantina
di artisti che si confrontano tra pittura, scultura e grafica. Curatore e organizzatore Giancarlo Caneva,
testo introduttivo di Leo Strozzieri, fotografie di Sharon Caneva. In copertina Sogno. Le mani del sesso, del piacere
e delle disgrazie, opera di Ugo Mainetti.
“... Simbolicamente è l’Italia intera, è il mondo dell’arte e della cultura del nostro Paese che ti rende omaggio.
Ti rende omaggio con dipinti e sculture di artisti operanti su svariate linee di ricerca e quindi con scene
iconiche o con composizioni astratte ritmate da colori, intrecci, trame, lacerazioni, segni talora formativi
dell’immagine, altre volte anarchici come certe sublimi partiture liriche dei tuoi versi di Terra Santa, silloge
inizialmente accolta dalla generale ed insipiente indifferenza degli editori italiani, forse proprio per il tema
dominante della raccolta ovvero il manicomio metaforicamente assimilato ai luoghi ove il Salvatore, uomo
accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni operò. Ti rende omaggio, Alda, soprattutto con la
materia che si fa luce; e tu che un giorno affermasti “prendere le distanze dalla materia è segno di grande
saggezza”, non puoi non gradire grandemente questo omaggio”.
Leo Strozzieri |