ANGELO MURIOTTO NEODINAMISMO

Editoriale Giorgio Mondadori

ANGELO MURIOTTO NEODINAMISMO

“Uno degli artisti più geniali fra i moltissimi conosciuti nella mia, ormai oltre trentennale, attività di critico d’arte.” scrive Giovanni Faccenda nel testo che apre la monografia di Angelo Muriotto (nella foto). In circa dieci anni di fecondo impegno l’artista ha sperimentato un’infinità di tecniche e materiali, raggiungendo una sintesi mirabile con il concetto di Neodinamismo, in cui la relazione tra vuoto, forma e pieno, rappresenta il cardine di una nuova indagine estetica da cui trae origine una straordinaria produzione artistica. Sono circa 150 le opere presentate nel volume, cui si aggiungono immagini dell’artista al lavoro nel suo laboratorio. A cura di Fortunato D’Amico, testi di Giovanni Faccenda, Angelo Muriotto, Fortunato D’Amico, Gaetano Salerno, Cesare Orler. Traduzione in lingua inglese.


“In un’epoca travagliata da grandi trasformazioni che incidono inevitabilmente sull’habitat planetario, il lavoro di Angelo Muriotto ci conferma che è tempo per ridefinire i nostri pensieri sull’arte, sulla scienza, sul design e sulla filosofia, secondo un’ottica inclusiva, multiculturale, interdisciplinare... È tempo di cambiamenti e di sconfinamenti, di creatività rinnovate, indispensabili alle Arti e alle Scienze, per ridisegnare gli orizzonti e gli obiettivi del prossimo futuro del genere umano. È tempo di Neodinamismo.”

                                                              Fortunato D’Amico


Un artista geniale, che in un decennio di frenetica e creativa attività ufficiale ha raggiunto una sintesi mirabile con il concetto di Neodinamismo.

Le circa 150 opere presentate nel volume sono il racconto per immagini di un percorso artistico straordinario e ancora poco conosciuto che la pubblicazione aiuterà a capire e apprezzare.


ANGELO MURIOTTO
Nato a Foggia nel 1937, il suo percorso artistico inizia ufficialmente a 72 anni, con la realizzazione di sculture ottenute collocando oggetti di vetro e avanzi di magazzino su sagome di plexiglass. Pochi mesi dopo introduce nelle sue opere un’ulteriore e vasta gamma di materiali eterogenei. In questi anni frenetici approfondisce i grandi teoremi e le dottrine della matematica e della geometria, fino ad approdare agli ambiti scientifici della quantistica traendone spunto per compiere un percorso di interventi estetici innovativi: il suo atelier diventa un vero e proprio laboratorio sperimentale per dimostrare i postulati scientifici, le tesi e le intuizioni filosofiche. Nel 2017 formula il concetto di Neodinamismo, in cui la relazione tra vuoto, forma e pieno, rappresenta il cardine di una nuova indagine estetica.