GIUSEPPE LOCATI - LA GRAFIA DEL PENSIERO

Editoriale Giorgio Mondadori

GIUSEPPE LOCATI - LA GRAFIA DEL PENSIERO

Il volume, curato da Luigi Marsiglia, presenta circa 140 opere selezionate (sculture, bozzetti, tele e disegni) di Giuseppe Locati, artista, filosofo e imprenditore illuminato, mancato nell’agosto del 2022. “Pochissimi artisti hanno saputo, al pari di Locati, abbinare il ‘fare’ all’elaborazione teorica; e, viceversa, pochissimi filosofi hanno saputo scorgere e analizzare la propria teoria anche sotto il profilo artistico.” scrive il curatore nel testo che introduce alla consultazione dell’opera. Parole che riassumono solo in parte la figura di un autore instancabile, lucido e prolifico, icona dell’operosità lombarda: da un lato geniale imprenditore nominato nel 2013 Cavaliere della Repubblica dal Presidente Giorgio Napolitano; dall’altro, artista con la “A” maiuscola, magnifico disegnatore nonché padrone assoluto delle tecniche di lavorazione con cui realizza le sue sculture. Il libro segue la precedente monografia dedicata a Giuseppe Locati L’arte e il pensiero (Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2017).


“L’arte è la grafia del mio pensiero”, con questa frase Locati identificava la propria attività artistica in stretto e intimo collegamento con la scrittura, con quella che è stata la sua vocazione e il suo modus operandi di scrittore pensatore. C’era un’immagine con cui Giuseppe raffigurava se stesso e la ricerca che portava avanti in quei due campi, l’arte e il pensiero, contraddistinti eppure da lui unificati: l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, inglobato al centro nel cerchio delle divine proporzioni, simbolo di un’armonia più celeste che terrestre.”.
Luigi Marsiglia


Oltre 140 opere, un viaggio attraverso l’opera di un autore instancabile, lucido e prolifico, icona dell’operosità lombarda.


GIUSEPPE LOCATI
Nato a Monza nel 1939, nella prima adolescenza frequenta la scuola d’arte “Famiglia artistica monzese” e, a soli 15 anni, espone all’Arengario di Monza. Laureatosi in ingegneria a metà degli anni Sessanta, inizia la sua ininterrotta attività nell’azienda di famiglia, distinguendosi per la produzione di brevetti di successo. Se la carriera professionale è costellata di premi e riconoscimenti, quella artistica non è da meno: a partire dal 1977 partecipa a numerose mostre personali e collettive, che lo vedono esporre in prestigiose gallerie a Milano, Roma, Londra, Genova, Brescia, Monza, Barcellona, New York, Tokyo oltre che al Museo Bodini di Gemonio con Fabbri, Crippa, Melotti e Giò Pomodoro. Artista di profonda sensibilità religiosa, è sorretto da un’etica rigorosa e da una concezione dell’arte legata al pensiero puro, minimale, concettualmente essenziale, di grande pulizia stilistica e, allo stesso tempo, capace di emozionare l’osservatore. Giuseppe Locati è mancato nell’agosto 2022.