La mia arte? Un grido e basta

Editoriale Giorgio Mondadori

La mia arte? Un grido e basta

e ognuno faccia il verso che vuole!

Un artista scomparso prematuramente, Michele Cea. Un professionista della comunicazione, Salvatore Morgante, che gli dedica la sua tesi di laurea. Michele non c’era già più quando Salvatore ha cominciato a scrivere la tesi e l’ha poi presentata all’Accademia di Belle Arti di Agrigento ottenendo il massimo dei voti con lode. Ma lo ha conosciuto lo stesso, complice un Premio da lui vinto. Un Premio che Lina Bavaro e Nicola Cea, genitori di Michele, avevano voluto istituire in memoria del figlio. Per non dimenticare ma soprattutto per portare all’attenzione del mondo artistico e culturale ciò che quel giovane uomo colto e sensibile aveva saputo fare nella sua breve esistenza. Nasce così questa pubblicazione, in cui l’autore racconta e presenta in forma di libro il percorso artistico e umano di Michele Cea.Lo fa bene, analizzando, studiando, comprendendo, spiegando, visualizzando, impaginando. Non c’è traccia di retorica nella ricerca svolta da Morgante, il suo è un lavoro scientifico. Progetto e realizzazione grafica di Salvatore Morgante, prefazioni di Nuccio Mula e Massimiliano Porro, trascrizione del diario di Michele Cea a cura di Cristiano Rocchio. Volume realizzato in collaborazione e per volere della Fondazione Michele Cea.

"Le opere di Michele conducono l’osservatore in un mondo contemporaneo fatto di concetti. La contemplazione non è un modo per capirle. Bisogna diventare opera, entrare tra le righe della stessa, ‘mimetizzandosi’ per avvicinarsi e comprendere".

Salvatore Morgante

 

I pennelli, i colori, la laurea, la ricerca, le opere, l’attività espositiva: la storia troppo breve di un giovane artista che gridava al mondo.

 

MICHELE CEA
Nasce a Milano nel 1988 e ancora bambino si dedica a pennelli e colori. Dopo la maturità scientifica, si iscrive alla facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano laureandosi in breve tempo e, di pari passo, approfondisce la ricerca artistica e lo studio della storia dell’arte. Nel 2013 condivide gli ideali del movimento artistico Metateismo e, nel 2015, diviene uno dei soci fondatori del Centro Artistico Culturale milanese Leonardo da Vinci. Nei due anni successivi partecipa a mostre di una certa rilevanza facendosi conoscere e apprezzare per l’efficacia visiva e la profondità del messaggio: un’arte concettuale che attinge al vissuto quotidiano e alle letture umanistiche che completano la sua formazione. Nell’estate del 2015, provato da un disturbo alimentare legato a un’attività fisica esasperata, il suo cuore cessa di battere. Non ha ancora compiuto 27 anni.