ALDO PALLANZA

Editoriale Giorgio Mondadori

ALDO PALLANZA

MOVIMENTI DINAMICI E ALTRI ASTRATTISMI

Fortemente voluta dai nipoti Giorgio e Filippo, la monografia riscopre un artista straordinario ed esce in concomitanza con la grande mostra che la città di Vigevano ha deciso di dedicare ad Aldo Pallanza. Oltre 200 le opere pubblicate, suddivise in cicli che il curatore Fortunato D’Amico ha individuato in una produzione vasta e articolata dal 1946 al 2013: la città, il fantastico, il mito, la luce, la natura, il femminile, l’astrattismo geometrico e materico, la pittura tridimensionale. Completano il libro testimonianze di persone che lo hanno conosciuto e immagini di repertorio, che ben rappresentano anche il contesto sociale e industriale in cui si muoveva Pallanza, apprezzato modellista nella città capitale della scarpa descritta da Lucio Mastronardi ne Il Maestro di Vigevano e ne Il Calzolaio di Vigevano. Testi in italiano e in inglese.


“Ci troviamo davanti a un personaggio con ampie capacità espressive e di rappresentazione, un artista, un designer, un uomo di cultura con un approccio globale alla comunicazione dell’immagine, che ha messo a disposizione dell’industria calzaturiera la sua inventiva, l’abilità tecnica, la sua continua ricerca di soluzioni originali che hanno portato un grande contributo alla promozione del prodotto Made in Italy nel mondo.”
Fortunato D’Amico


Oltre 200 opere pubblicate suddivise per cicli tematici, testimonianze, approfondimenti, interviste: la monografia fa luce su un artista di straordinarie capacità espressive che merita l’attenzione della critica.


ALDO PALLANZA
Nasce nel 1922 a Vigevano, dove frequenta la Scuola di Disegno e Decorazione presso l’Istituto Roncalli con Luigi Barni. Designer calzaturiero di successo, affianca al lavoro la grande passione per la pittura, per lungo tempo figurativa e in seguito, dalla seconda metà degli anni Ottanta fino alle ultime produzioni del 2014, a carattere astratto-figurativo. Il graduale allontanamento dall’attività professionale coincide con un rinnovato impegno nel settore artistico. Non esita a rivisitare le opere del passato, di vari periodi, per dare loro nuova originalità con slancio creativo. Nel 1989 la partecipazione al primo concorso, a Vigevano, cui seguono numerose mostre collettive. Tra le personali si ricordano, a metà anni Novanta, quelle alla Galleria Sincron di Brescia, l’antologica di Palazzo Roncalli a Vigevano nel 1996 e altre ad Abbiategrasso, Mortara, Corbetta, Milano. Nel 2006, la personale ospitata nella Sala dell’Affresco del Castello di Vigevano. Sue opere sono esposte allo Sharjah Art Museum (Emirati Arabi), al MoMa di New York e alla Galleria Graphica di Caracas. Pallanza muore a Tromello nel 2017.