Alfonso Borghi - Sonorità materiche

Editoriale Giorgio Mondadori

Alfonso Borghi - Sonorità materiche

A cura di Massimo Duranti

Il catalogo accompagna l’ultimo importante evento di Alfonso Borghi nel 2014: la mostra personale al Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia, parte sotterranea cinquecentesca del mastodonte architettonico disegnato da Antonio da Sangallo il Giovane e costruito tra il 1540 e il 1543 per volere del papa Paolo III. Una sessantina le opere presentate, in una sorta di carrellata antologica che inizia con il dipinto I tetti di Parigi del 1970 e si conclude con la scultura in ceramika raku Il Melograno, del 2014. Oltre ai dipinti caratterizzati dalla consueta matericità di Borghi, nell’occasione vengono esposte anche opere su carta, dieci disegni e dodici sculture. Catalogo e mostra a cura di Massimo Duranti. Testo introduttivo di Massimo Duranti, cronologia ragionata a cura di Andrea Baffoni. “Borghi modella, strappa, lacera, incide profondamente, manipola insomma come un alchimista questa consistenza malleabile che appende poi alla tela, ma l’alchimia si completa solo col colore quando l’artista questa pasta fa diventare colore materico e spessore pittorico dosando abilmente le cromie, spesso pure, altre volte mescolate.” Massimo Duranti Dalla figurazione morandiana dei primi anni all’energia materica dell’attuale espressione informale, un’attenta selezione di opere che racconta il percorso di un grande protagonista dell’arte contemporanea.ALFONSO BORGHI Nato nel 1944 a Campegine (RE), autodidatta, espone per la prima volta a 18 anni grazie all’aiuto di un collezionista. In seguito soggiorna per un breve periodo a Parigi, affascinante capitale che ne segna il percorso artistico e dove ha modo di studiare i grandi maestri, in particolare Picasso e gli altri grandi interpreti del Cubismo. In oltre quarant’anni di attività è approdato a una sintesi pittorica di indiscutibile fascino, passando dal figurativo morandiano dei primi anni al surrealismo lacerante degli anni Ottanta, quindi a un astrattismo di impronta futurista nel decennio successivo. Oggi è approdato a una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa a uno straordinario senso del colore. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, private e musei in Italia ed Europa.

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