Aligi Sassu

Editoriale Giorgio Mondadori

Aligi Sassu

Sessant’anni di scultura

Il primissimo approccio di Aligi Sassu con la scultura avviene attraverso la ceramica e solo dieci anni dopo gli esordi pittorici, alla fine degli anni Trenta, in un momento storico molto florido e fertile per l'arte italiana ma alquanto difficile per l’artista. Evidenti sono le lezioni boccioniane e futuriste, così come quelle classiche ed ottocentesche. Tutte le letture e il costante studio dell'arte a lui contemporanea o del passato si fondono nella mente e nella creatività di Sassu per realizzare opere a volte caratterizzate da linee armoniose che tendono alle proporzioni classiche per eccellenza; altre volte legate a un modellare frenetico, volutamente impreciso e che si differenzia dalla realtà, in un alternarsi di concavi e convessi, di pieni e di vuoti. Si è scelto qui di celebrare i sessant’anni di scultura (1939-1999) attraverso sessanta opere che delineano il cammino artistico di un maestro spesso più conosciuto per le sue opere pittoriche che per quelle plastiche. Un maestro e una produzione a cui rendere il dovuto omaggio in questo 2010, anno in cui ricorre il decennale dalla scomparsa. Catalogo bilingue (italiano-inglese) in occasione dei dieci anni dalla scomparsa del Maestro. 60 immagini a colori di sculture e bassorilievi, pezzi unici e multipli, bronzi, vetroresine e gessi. Volume della mostra che si terrà alla Casa Museo Pietro Malossi di Ome, in provincia di Brescia, dal 15 maggio al 15 settembre 2010.

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