VITTORIA PALAZZOLO DOGMI

Editoriale Giorgio Mondadori

VITTORIA PALAZZOLO DOGMI

“Qualcosa in cui credere ciecamente, con una resa incondizionata del cuore. Nessuno spazio per il dubbio né per lo scetticismo: la verità, quando si manifesta, è un dogma, e dunque un principio da accogliere benché non sia possibile spiegarlo razionalmente.”. Con queste parole Daniela Pronestì, curatrice della mostra di Firenze – di cui questo volume è il catalogo – introduce le opere di Vittoria Palazzolo, artista di rilievo nel panorama contemporaneo. Il libro presenta oltre 40 opere realizzate in acrilico su tela appartenenti al ciclo “Dogmi”, dove gli uomini e le donne rappresentati “sono guerrieri e amazzoni, Re e Regine, sono maghi e sacerdotesse, appartengono alla stessa stirpe dei protagonisti de ‘La Tempesta’ di William Shakespeare, sono fatti della stessa materia dei sogni e delle stelle, brillanti nei loro colori primari, pastosi e carnali, ma allo stesso tempo rarefatti, archetipi di sensualità, vitalità e potenza”, come racconta nell’introduzione Maria Carolina Salomè. Il volume è completato da una selezione di recensioni critiche – tra cui quelle di Giovanni Faccenda e Vittorio Sgarbi – dall’elenco completo dei cicli pittorici, dalla biografia e dagli elenchi di mostre, premi, pubblicazioni. Con traduzione in inglese.


“Quando entro nel mio studio per dipingere, so già che cosa dipingerò, è già tutto lì, mi arriva prima il titolo e poi le immagini.”
Vittoria Palazzolo


Il catalogo della mostra “Dogmi” ci mostra gli eroi sognanti di Vittoria Palazzolo mentre brillano nei loro colori primari, pastosi, carnali e al tempo stesso rarefatti.


VITTORIA PALAZZOLO
Nata a Torino, vive e lavora a Vogogna (VCO). Il suo percorso inizia all’età di 13 anni, prosegue con il Liceo artistico e si consolida frequentando per oltre dieci anni lo studio del Maestro Cleo Zanello, allievo di Felice Casorati e Almerico Tomaselli. Legata inizialmente alla figurazione, affina il senso del colore e del disegno grazie ai consigli e
ai suggerimenti del suo Maestro. L’espressionismo astratto diventa la sua cifra stilistica in una miscela di colori guidati dall’energia e dalla tenacia. I soggetti spaziano dai nudi agli astratti, ai ritratti, alle figure, mentre le tecniche variano dagli acrilici su tela all’alta pasta, al carboncino, ai pastelli, a volte con l’intervento del fuoco o l’uso del cacciavite.
Negli anni sviluppa e crea nuovi cicli pittorici con un processo che prende avvio dal titolo del tema, prosegue con il titolo dell’opera e si completa con la realizzazione finale. Ha partecipato a numerose rassegne personali e collettive in Italia e all’estero, sue opere sono in collezioni nazionali e internazionali.