ASCIANO E I MIEI RICORDI DI GUERRA

Editoriale Giorgio Mondadori

ASCIANO E I MIEI RICORDI DI GUERRA

a cura di Lia Bronzi

Poeta e artista dall’inesauribile vena creativa, con questa testimonianza dal carattere autobiografico Alfredo Lucifero rievoca momenti della sua giovinezza che si sono intrecciati con le vicende storiche della seconda guerra mondiale tra Firenze, Pisa, Asciano e Roma. Ad Asciano e alla villa di famiglia in particolare sono legati i ricordi più forti: l’occupazione nazista, la fucilazione di quattro partigiani ma anche l’arrivo degli Americani, che nella villa posero il loro quartier generale. Un’opera coinvolgente, resa ancor più viva dai disegni di Andrea Schepisi e dalle fotografie dell’Archivio Lucifero. Completano il volume alcune poesie di carattere intimistico, due delle quali dedicate dall’autore ai propri genitori. Il volume è curato da Lia Bronzi, profonda conoscitrice della produzione di Lucifero, che si è avvalsa della collaborazione editoriale di Enrico Taddei.


“Oggi, dopo aver svuotato il baule dei ricordi, a ritroso nel tempo, egli (ndr: Lucifero), come noto “viator”, che cerca la sua Itaca, ed “Ulisse per sempre”, come egli stesso si definisce nelle sue opere, trova la forza di mettere nero su bianco i propri ricordi, non filtrati dalla memoria, in quanto ancora lucidi e reali, tanto da provocare un dolore ancora vivo nel darli alla stampa, sia per ricordare a tutti la morte del padre, che di coloro che ebbero il coraggio di affrontare, a viso aperto, la crudeltà Nazista, assieme ad altri tristi episodi avvenuti ello stesso territorio pisano...”.
                                                                              Lia Bronzi

 

Un libro autobiografico dal valore storico, il cui racconto si intreccia con fatti realmente accaduti di cui l’autore è stato giovane protagonista.

L’occupazione nazista, la fucilazione di quattro partigiani, l’arrivo degli Americani, la vita al Quirinale e altri ricordi di un testimone del Novecento.

 

ALFREDO LUCIFERO
Nato a Pisa ma di origini calabresi, negli anni Cinquanta e Sessanta ha avuto modo di frequentare personaggi come Ardengo Soffici, Giuseppe Ungaretti, Leonida Repaci e altri. Magistrato onorario, ha sempre coniugato la professione di avvocato con quella dell’acuto narratore, del gentil poeta e dello scultore: la letteratura e l’arte plastica si sono sempre alternate nella sua vita, formando un unicum. Numerosissime le opere di poesia pubblicate, così come i riconoscimenti e i premi vinti a livello nazionale ed internazionale per la poesia, la narrativa e la scultura. È stato presidente della giuria del premio letterario “Le Muse” di Pisa ed è attualmente Presidente onorario della Camerata dei Poeti di Firenze. È presente nel “Dossier Arte Plastica” del Catalogo dell’Arte Moderna n. 52, 53, 54, 55 e 56.