Alfonso Borghi - La pittura come poesia

Editoriale Giorgio Mondadori

Alfonso Borghi - La pittura come poesia

a cura di Giovanni Faccenda

È il catalogo della mostra che la galleria Biffi Arte di Piacenza ha voluto dedicare a un grande Maestro dell’informale come Borghi. Accettando la sfida propostagli dal curatore Giovanni Faccenda, l’artista propone un dialogo emozionale tra i suoi dipinti e i versi di alcuni poeti “stabili nel Pantheon dell’eternità, da Shakespeare a Withman, da Baudelaire a Rimbaud; senza naturalmente dimenticare Shelley, Kavafis, Blake e, in una delle sue liriche più celebri e toccanti, il coraggioso Henley.”, scrive lo stesso Faccenda. Oltre 20 i dipinti pubblicati, quasi tutte realizzati appositamente per l’esposizione, altrettanti quelli pubblicati nel catalogo. Prevalgono le opere in tecnica mista su tela, cui si aggiungono alcuni acrilici su carta. «La pittura come poesia» non è soltanto il titolo che si è scelto per questa attesa esposizione; resiste, piuttosto, come l’ordine primario che Borghi si è dato fin da quando ha avvertito, insopprimibile, l’urgenza di dipingere i propri stati d’animo e certuni, invero, collettivi.Giovanni Faccenda Il catalogo della mostra con cui la prestigiosa galleria Biffi Arte di Piacenza celebra Alfonso Borghi, protagonista dell’informale italiano. Un dialogo raffinato e potente tra la pittura e la poesia, in cui la forza del colore impastato con la materia rende omaggio al valore universale di versi sublimi e senza tempo.ALFONSO BORGHI Nato nel 1944 a Campegine (RE), autodidatta, espone per la prima volta a 18 anni grazie all’aiuto di un collezionista. In seguito soggiorna per un breve periodo a Parigi, affascinante capitale che ne segna il percorso artistico e dove ha modo di studiare i grandi maestri, in particolare Picasso e gli altri grandi interpreti del Cubismo. In oltre quarant’anni di attività è approdato a una sintesi pittorica di indiscutibile fascino, passando dal figurativo morandiano dei primi anni al surrealismo lacerante degli anni Ottanta, quindi a un astrattismo di impronta futurista nel decennio successivo. Oggi è approdato a una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa a uno straordinario senso del colore. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, private e musei in Italia ed Europa

Rassegna stampa