ANGELO ACCARDI. ALPHABET

Editoriale Giorgio Mondadori

ANGELO ACCARDI. ALPHABET

Boeing parcheggiati in pieno centro, un’enorme Colt rossa infilata nel Colosseo, struzzi variopinti che vagano in luoghi senza tempo. O ancora, una testa di marmo classicheggiante schiacciata da una scarpa da tennis, una dama con l’ermellino che osserva uno struzzo blu: sono solo alcune delle oltre 100 opere del libro, omaggio all’immaginifico di un artista che si definisce “concettuale” ma in cui convivono anche figurazione e Pop Art stravolgendo i paradigmi stessi della pittura. Nel volume si alternano immagini di opere e di repertorio, fotografie di famiglia ed elementi di cartotecnica. Testi di Giuseppe Maria Andrea Marrone, Aldo Carrozza, Mimmo Di Marzio, Rosa Lo Monte, foto di Fabiano Caputo, art director Nino Florenzano.


“Quel surrealismo del quotidiano, tanto caro anche al nostro Dino Buzzati per il quale ‘in principio è sempre il sogno’, sta alla base della ricerca di Angelo Accardi, artista campano di Sapri, natali che certamente hanno contribuito all’indagine quasi ossessiva per gli archetipi e il citazionismo.”
Mimmo Di Marzio


“È un ‘fuori luogo’ a tinte forti quello che ci consegna Angelo Accardi, dopo aver scandagliato il proprio inconscio e la propria sensibilità sul mondo. Il suo, è un fuori luogo subìto, non voluto, che porta con sé la paura della presenza temuta. Egli materializza sulla tela il corpo di una minaccia che incombe: è la minaccia dell’invasione, della perdita o della xenofobia; la minaccia latente dello scontro finale, non importa se questo sarà per le distonie tra civiltà o per l’implosione della sola nostra civiltà.”
Aldo Carozza


Un catalogo straordinario, omaggio all’immaginifico di un artista in cui figurazione e Pop Art stravolgono i paradigmi stessi della pittura.


ANGELO ACCARDI
Nato a Sapri nel 1964, esordisce con una ricerca sulla figura umana, si avvicina quindi all’astrazione e alle opere di artisti come Vedova e Burri. Verso la fine degli anni ’80 si dedica con insistenza alla scultura in marmo e ritrova la passione per i classici greci e romani. All’inizio degli anni ’90 le prime esposizioni in gallerie importanti nazionali e internazionali. Dal 2000 in poi i lavori di Accardi destano ormai l’interesse di importanti collezionisti e di grandi gallerie internazionali. Espone e frequenta gallerie a Shangai, Firenze, Innsbruck, Barcellona, Budapest, Roma, Bologna, Salerno, Porto Cervo, Carpi, New York, Miami, Londra, Aspen, Tel Aviv. Lo storico dell’arte Marco Vallora, nel 2011, lo seleziona per la 54a Biennale di Venezia. Ad oggi le sue opere sono distribuite in esclusiva da Eden Fine Art Gallery.