Artisti Italiani Contemporanei a Budapest

Editoriale Giorgio Mondadori

Artisti Italiani Contemporanei a Budapest

ItaliArts, il modello espositivo che l’Associazione Artistico Culturale del Friuli Venezia Giulia (Aura)-Udine e Artestruttura di Giancarlo Caneva conducono con successo da molti anni coinvolge questa volta l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. E, come accaduto in passato, il volume è il catalogo della mostra che ha coinvolto una selezione di artisti italiani contemporanei, svoltasi dal 10 al 31 maggio nella capitale ungherese. In mostra e nel catalogo: Luca Alinari, Odino Bacchin, Giovanni Basso, Stefania Basso, Enrica Belloni, Clara Benedetti Orsano, Paolo Bisighin, Paola Bradamante, Carmela Candido, Giancarlo Caneva, Giuliano Caneva, Marcello Caporale, Natalia Caragherghi, Giovanna Carbone, Roberto Cardone, Giorgio Celiberti, Giovanni Cherubini, Antonio Corbo, Pierluigi De Lutti, Massimo Ferri, Claudio Mario Feruglio, Emiliano Foramiti, Rina Foramiti, Ado Furlanetto, Giuliana Maddalena Fusari, Carla Galli Morandi, Mauro Gentile, Daniela Gilardoni, Alessandro Gozzuti, Giovanni Grigolini, Ugo Mainetti, Vittoria Malignani, Alfonso Mangone, Pina Meneghin Buzzacchera, Elvio Miressi, Giampaolo Muliari, Graziano Pasini, Giuseppina Pioli, Claudia Raza, Carla Rigato, Alessio Serpetti, Leo Strozzieri, Michele Toniatti, Giovanni Toniatti Giacometti, Luisella Traversi Guerra, Franco Trevisan, Franca Valenti, Serafino Valla, Zeno da Verona, Antonio Zucchiatti. In copertina opera di Alfonso Mangone, testo critico introduttivo di Mario Guderzo, “L’Associazione Artistico Culturale del Friuli Venezia Giulia di Udine, dopo alcuni anni, torna a Budapest con la mostra ItaliArts - Artisti italiani contemporanei, allestita presso l’Istituto Italiano di Cultura. In una tensione dialettica tra astratto e figurativo, dando al pubblico l’impressione di camminare su una corda tesa al di sopra dei due campi, gli artisti in mostra offrono allo spettatore la libera rappresentazione della propria percezione del reale, del sensoriale, del conoscibile”. Gian Luca Borghese Addetto Reggente dell’Istituto Italiano di Cultura BudapestProsegue nella capitale magiara l’interessante modello espositivo di Italiarts: 50 gli artisti presentati con testi in italiano e ungherese, oltre 100 le opere riprodotte. Molta pittura e qualche incursione nell’arte plastica e nella fotografia sono la cifra di un volume che offre una panoramica significativa dell’arte italiana contemporanea.