Borghi Anthology

Editoriale Giorgio Mondadori

Borghi Anthology

a cura di Alberto Nodolini e Stefania Provinciali

Il grande fiume, le campagne, i pioppeti, i luoghi della storia: nel volume tutto riporta ad Alfonso Borghi, al suo atelier e alle opere di un talento assoluto alimentato dalle più invitanti suggestioni della sua terra, quella Bassa Padana che risiede tra le province di Reggio Emilia, Mantova e Parma. In una magistrale alternanza di immagini, testi critici e dipinti, il libro ripercorre la vicenda artistica e umana di quello che è oggi considerato un grande protagonista dell’Informale, non solo italiano. E così, le tecniche miste dell’ultimo ventennio e gli oli degli anni Settanta si instervallano, nella pubblicazione, con le immagini del Po, delle mura di Sabbioneta, del Palazzo dei Principi di Correggio e altri suggestivi luoghi “borghiani”. A completamento una selezione dei testi che vari autori hanno dedicato all’opera di Borghi, da Sgarbi a Faccenda, da Barilli a Sciaccaluga, da Corgnati a Calvesi, da Caramel a Puntelli e altri. Un artista da “antologia”, appunto. A cura di Alberto Nodolini e Stefania Provinciali, design di copertina Alberto Nodolini.

“La disponibilità a una viscosità senza cesure insanabili tra astrazione e figurazione, ribadita da Borghi anche egli ultimi tempi, non è estranea nemmeno alle sue opere più integralmente informali...”.
Vittorio Sgarbi“

"Chi conosca, anche solo marginalmente, la natura indomita dell’uomo e i suoi mille interessi, sa quale genere di sentimenti travolgenti al solito intervengano a sollecitare la vena creativa, incessamente feconda, di Alfonso Borghi”.
Giovanni F accenda

L’atelier, le opere, i luoghi, gli autori che hanno scritto di lui: nell’avvincente racconto antologico il percorso artistico e umano di un Maestro dell’Informale.

ALFONSO BORGHI
Nato nel 1944 a Campegine (RE), autodidatta, espone per la prima volta a 18 anni grazie all’aiuto di un collezionista. In seguito soggiorna per un breve periodo a Parigi, affascinante capitale che ne segna il percorso artistico e dove ha modo di studiare i grandi maestri, in particolare Picasso e gli altri grandi interpreti del Cubismo. In oltre quarant’anni di attività è approdato a una sintesi pittorica di indiscutibile fascino, passando dal figurativo morandiano dei primi anni al surrealismo lacerante degli anni Ottanta, quindi a un astrattismo di impronta futurista nel decennio successivo. Oggi è approdato a una sintesi in cui un uso sontuoso e abilissimo della materia si associa a uno straordinario senso del colore. Le sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche, private e musei in Italia ed Europa.