Labirinto Alinari

Editoriale Giorgio Mondadori

Labirinto Alinari

Rivisitazione antologica di una straordinaria stagione della pittura di Luca Alinari, gli anni Settanta, con la presenza di due attualissime escursioni dello stesso autore nella propria iconografiatipica di quegli anni. Un esaustivo saggio di Cristina Acidini, curatrice della mostra, introduceil volume mentre Simonella Condemi, direttrice della Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, presenta due opere di proprietà della stessa Galleria e della Galleria degli Uffizi (Autoritratto). Considerazione critica di Alessandro Lazzeri, ampia antologia di testimonianze e testi critici di Barilli, Faccenda, Parise, Sanguineti. “La rassegna sceltissima di quadri di quegli anni, esposta in questa estate 2016 nella Galleria d’ArteModerna di Palazzo Pitti, ha il valore retrospettivo di un nucleo seminale, di un vivaio rigoglioso di potenzialità artistiche, nel quale i temi propri di Alinari sono già presenti, le modalità espressive già individuate, i tratti stilistici già più che accennati, nella loro concordia discors (ndr.: concordia discordante) tenuta insieme dalla coerenza interiore dell’artista.”Alinari trae ispirazione dai maestri del passato ma si conferma quanto mai attuale nel racconto iconografico. LUCA ALINARINato a Firenze nel 1943, esordisce nel 1968 con la sua prima esposizione personale. Pittore e scenografo, durante gli anni Settanta avvia na serrata ricerca sul libero accostamento di oggetti e figure all’interno di atmosfere fantastiche e sospese, sulla suggestione delle ricerche Neodada e della Pop Art. Sperimenta diverse tecniche pittoriche, nelle quali coniuga colori fluorescenti, decalcomania, collage, trasposizioni fotografiche. A partire dagli anni Settanta espone in gallerie private e sedi pubbliche ottenendo numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1982 e alla XI Quadriennale romana nel 1985. è del 1993 l’importante mostra antologica allestita presso Palazzo Reale di Milano. Dal 1999 è esposto, nel Corridoio Vasariano degli Uffizi, a Firenze, il suo Autoritratto, acquistato dal museo stesso.